Cos’è la celiachia? Quali sono i sintomi?

Occorre innanzitutto precisare cosa NON è la celiachia.

La celiachia NON è un’allergia al glutine. Quindi non si rischia alcuno shock anafilattico.

La celiachia NON è un’intolleranza alimentare al glutine dovuta a chissà quale fattore ambientale.

Quindi cos’è la celiachia?

La celiachia è una malattia autoimmune con tutte le caratteristiche che ne conseguono. Vale a dire che il sistema immunitario del celiaco prende di mira una parte ben precisa dell’intestino tenue causando i sintomi tipici di questa malattia.

Per la precisione il sistema immunitario crea degli anticorpi che aggrediscono i villi intestinali determinandone un appiattimento e creando quindi un difetto nell’assorbimento dei nutrienti.

Si tratta di una malattia di cui solo chi è portato geneticamente può soffrirne. Ciò significa che non tutti possono diventare celiaci ma soltanto chi presenta un determinato ‘difetto’ genetico.

I 3 fattori della celiachia

Abbiamo precisato che solo chi presenta una predisposizione genetica rischia di diventare celiaco, tuttavia tale predisposizione non è l’unico fattore scatenante. Ci sono altri due concause che contribuiscono all’innesco della sintomatologia della celiachia.

Un fattore importante quanto banale è il contatto con il glutine. È banale perché nella pressoché totalità delle diete conosciute è presente tale molecola, è importante perché attorno a questo contatto si basa la cura dei sintomi.

Il terzo fattore scatenante è costituito da un’aumentata permeabilità delle pareti dell’intestino tenue.

Quando si verificano queste 3 situazioni allora si ha la comparsa della sintomatologia della celiachia.

Ricapitolando, affinché avvenga la comparsa della celiachia in una persona bisogna che si verifichino 3 fattori:

  • Predisposizione genetica;
  • Contatto con il glutine;
  • Aumentata permeabilità delle pareti dell’intestino tenue.

Perché a volte non ci si accorge di essere celiaci?

Una cosa che si sente spesso è il verificarsi dell’insorgere della celiachia in età più o meno avanzata. All’improvviso si verificano i sintomi tipici della malattia e si scopre di essere ‘diventati’ celiaci.

A cosa è dovuto?

Abbiamo evidenziato quali siano i fattori alla base della comparsa della celiachia. Posto che la predisposizione genetica e il contatto con il glutine sono quasi sempre presenti nella vita dell’individuo celiaco lo stesso non si può dire dell’aumentata permeabilità dell’intestino.

Il glutine deve venire a contatto e quindi attraversare una parete intestinale danneggiata per poter innescare la reazione autoimmune del sistema immunitario.

Il danneggiamento delle pareti intestinali si può verificare in qualsiasi momento della vita di una persona e può essere dovuto a svariate cause:

  • alimentazione scorretta prolungata nel tempo;
  • stress;
  • abuso di alcol;
  • abuso si antiinfiammatori non steroidei;
  • infiammazioni sistemiche;
  • infezioni;
  • gravidanza;
  • parto;
  • interventi chirurgici;
  • chemioterapia;
  • radioterapia.

Questo è il motivo per cui spesso ci si accorge di essere celiaci solo in età adulta o addirittura quando si è ancora più in là con gli anni.

L’insorgere della celiachia può avvenire quindi in momenti differenti della vita di un individuo.

Quali sono i sintomi della celiachia?

Per quanto riguarda i sintomi della celiachia essi sono innumerevoli e spesso correlati uno all’altro. Difatti la celiachia determina un assorbimento diminuito dei nutrienti e da ciò ne deriva una sfilza di sintomi.

Ci sono sintomi più comuni che possono portare il medico curante a pensare che si sia in presenza di celiachia.

I sintomi cui faccio riferimento sono:

  • mal di pancia;
  • cattiva digestione;
  • senso di pesantezza;
  • diarrea;
  • stipsi;
  • feci non “normali”;
  • disturbi gastrointestinali.

Oltre a questi ci sono anche molti altri sintomi poco comuni che difficilmente possono essere accostati a questa malattia. Ad esempio:

  • disturbi dentari;
  • poli-abortività;
  • stanchezza cronica (dovuta al cattivo assorbimento dei nutrienti);
  • disturbi articolari;
  • infezioni ricorrenti;
  • disturbi immunitari;
  • dermatite;
  • infiammazioni ricorrenti, etc..

Sono tanti i sintomi ‘satellite’ che vengono generati dalla celiachia. Questi, dato che non riguardano direttamente l’apparato digerente, possono portare a diagnosi errate.

Questo tipo di sintomatologia e la difficoltà nella diagnosi possono generare una psicosi per la quale a ogni sintomo presente nella precedente lista si punta il dito al glutine.

Come diagnosticare la celiachia

Per individuare e quindi diagnosticare la celiachia si ricorre a delle semplici analisi del sangue che consentono di individuare gli anticorpi che caratterizzano questa malattia.

I prelievi di sangue vengono prescritti dal medico quando si ha il sospetto della presenza della malattia. Per aumentare lo spettro del monitoraggio della popolazione si ricorre nelle scuole primarie e secondarie a degli screening di saliva. Questi consentono di individuare quei bambini più probabilmente celiaci.

Questi screening non hanno l’accuratezza dei prelievi sanguigni ma consentono di individuare persone affette da celiachia che forse nemmeno ne hanno i sintomi in quel momento.

Attraverso le analisi del sangue non si ha una certezza assoluta di essere celiaci. Una volta che gli esami hanno riscontrato una possibile positività alla celiachia bisogna ricorrere a un altro esame: la gastroscopia con biopsia duodenale.

Questo esame serve ad accertare lo stato in cui si trovano i villi intestinali, viene quindi valutata l’entità del danno che essi hanno subito.

Quali sono i vari tipi di celiachia?

La celiachia può assumere diverse forme suddivise in base ai sintomi, alla loro presenza o assenza e in base alla predisposizione genetica.

Essi sono:

  • Celiachia Tipica;
  • Celiachia Atipica;
  • Celiachia Silente;
  • Celiachia Potenziale;

Celiachia tipica

La celiachia tipica è quella “manifesta”, ovvero che presenta tutti o gran parte di quei sintomi ‘tipici’ quali diarrea, gonfiore e dolore addominale, etc.

Questa forma è la più facile da gestire perché la causa dei sintomi è ricollegabile quasi immediatamente a un problema digestivo e/o alimentare. La diagnosi quindi non tarderà ad arrivare.

Celiachia atipica

La celiachia atipica, a differenza della precedente, non sempre riguarda direttamente il sistema gastrointestinale ma può interessare altri apparati e zone del corpo. Questo tipo di sintomatologia è causato dal malassorbimento delle sostanze nutritive. Ciò crea quindi una moltitudine di patologie quali osteoporosi, anemia, disturbi neurologici etc. tutti dovuti alla carenza di qualche tipo di vitamina o sostanza importante al corretto funzionamento del nostro organismo.

Questa varietà di sintomi rende più difficoltosa una corretta diagnosi.

Celiachia silente (o latente)

Si parla di celiachia silente (o latente) quando si è in presenza dei tipici anticorpi e dell’atrofia dei villi intestinali ma non si ha alcun sintomo.

Celiachia potenziale

Per celiachia potenziale si intende la “predisposizione” a essere celiaci. Viene diagnosticata quando, in seguito a qualche esame, vengono rilevati gli anticorpi specifici della malattia ma i villi intestinali ancora sono intatti e il paziente non ha alcun sintomo.

Per tradurre in parole più semplici è come se si trattasse di una celiachia in fase ‘larvale’.

Trattamento e cura della celiachia

La celiachia comporta l’assottigliamento delle pareti intestinali dovuta all’atrofia dei villi attaccati dal nostro sistema immunitario.

Come trattare questa malattia?

Basta eliminare il glutine dalla dieta per guarire dalla celiachia?

Dalla celiachia non si guarisce. Il nostro organismo alla presenza di glutine nell’apparato digerente reagisce attaccando l’intestino. Il nostro sistema immunitario genera anticorpi che aggrediscono i villi intestinali.

È possibile tuttavia eliminare completamente i sintomi della celiachia eliminando il glutine, e quindi tutti quegli alimenti che lo contengono, dalla propria dieta.

Seguendo una dieta gluten free si ottiene il ripristino completo della mucosa e dei villi intestinali. Spariscono anche gli anticorpi che li attaccano. Difatti, se un celiaco che segue una dieta priva di glutine va a fare gli esami essi avranno esito negativo in quanto non si avrà traccia della patologia. Senza anticorpi specifici e senza mucosa e villi intestinali danneggiati non si ha alcun indizio della presenza della malattia.