I vaccini fanno male? Rischi, bugie, complotti e no vax

Qualche tempo fa si diceva ‘essere adulti e vaccinati’ per indicare una persona che ha raggiunto l’età adulta e con essa l’indipendenza e la maturità. Oggi questo modo di dire non ha più tanto senso dato che molti rifiutano i vaccini e non fanno vaccinare neanche i loro figli. Secondo queste persone i vaccini fanno male e perciò non se la sentono di correre rischi a causa di essi.

Analizziamo meglio questa affermazione trasformandola in domanda: i vaccini fanno male?

La risposta non è semplice, vanno analizzati molteplici fattori, ma cominciamo dall’inizio.

Cosa sono i vaccini?

La parola vaccino venne utilizzata per la prima volta da Edward Jenner, un medico britannico, per indicare la sostanza ricavata dalle pustole delle vacche ammalate di vaiolo bovino. Questa sostanza venne utilizzata da Jenner per immunizzare dal vaiolo un bambino di 8 anni. Quindi vaccino, che inizialmente era un aggettivo, ossia relativo alle vacche, divenne un sostantivo che indicava un farmaco, da esso deriva anche la termine vaccinazione.

Tuttavia il medico britannico non fu il vero e proprio inventore dei vaccini. Egli aveva notato che le mungitrici che si ammalavano di vaiolo bovino per essere state a contatto con vacche malate non contraevano il vaiolo umano. Così il medico provò a verificare la sua teoria somministrando la sostanza da lui chiamata vaccino a un bambino di 8 anni. L’intuizione di Jenner era corretta e il bambino risultò essere immune al vaiolo. Era il 1796.

Soltanto dopo un secolo un altro medico scoprì che per preparare farmaci immunizzanti non era strettamente necessario utilizzare virus vivi e attivi ma li poteva alterare e rendere inerti. Questi era Louis Pasteur.

Nel 1980 l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarò debellato dalla faccia della Terra il vaiolo.

Ma veniamo ora ora ai principali capi d’accusa rivolti ai vaccini e alle perplessità più o meno legittime che li riguardano.

I vaccini causano autismo?

La correlazione tra vaccini e autismo è uno dei principali motivi per cui molti genitori hanno paura di vaccinare i propri figli. È una teoria che si sente spesso e si dà quasi per certa.

Secondo i no-vax c’è una certa probabilità, seppur non elevata, che un bambino cui si somministra un vaccino possa diventare autistico.

Per poter affermare che i vaccini causano autismo bisogna citare quali studi hanno dimostrato tale teoria.

Quali sono gli studi che hanno dimostrato che i vaccini causano autismo?

La risposta a questa domanda è NESSUNO.

Non ci sono studi che dimostrano una tale correlazione.

Ma allora da dove deriva la credenza che autismo e vaccini siano correlati?

Lo studio di Andrew Wakefield

Andrew Wakefield era un medico britannico (oggi radiato dall’albo) che ha pubblicato uno studio nel quale affermava una stretta correlazione tra vaccini e autismo.

Lo studio era incentrato sullo studio degli effetti del vaccino trivalente detto MPR, acronimo per Morbillo Parotite e Rosolia, sui bambini.

Già a cominciare dal modo in cui lo studio fu condotto si hanno le prime perplessità. Per prima cosa i bambini esaminati erano solo dodici, numero insufficiente per avere dati concreti riguardo l’incidenza di effetti collaterali e altre problematiche. In secondo luogo i poveri bambini vennero sottoposti a colonscopie e punture lombari non necessarie. Soltanto quest’ultimo punto poteva essere causa di radiazione dall’albo dei medici ma non finisce qui.

Andrew Wakefield era corrotto

Lo studio di Wakefield destò non poche perplessità, soprattutto perché era il primo e unico che individuava determinati effetti collaterali dei vaccini.

Per questa ragione vennero condotte una serie di indagini sull’operato del medico inglese.

Si scoprì che a finanziarlo era uno studio legale che aveva bisogno di un supporto scientifico per promuovere e vincere una serie di cause contro le case farmaceutiche che producevano e distribuivano vaccini.

Questo studio legale aveva pagato Wakefield per alterare i risultati dei suoi test e falsificare la documentazione del suo studio.

Il vaccino alternativo di Wakefield

Non solo Wakefield era stato pagato per falsificare i risultati del suo studio ma le indagini rivelarono che precedentemente egli aveva brevettato un suo vaccino personale che avrebbe dovuto sostituire quello trivalente.

Se tutto fosse andato secondo i suoi piani, Wakefield avrebbe fatto una fortuna tra i soldi datogli dagli avvocati e quelli derivanti dalla commercializzazione del suo vaccino alternativo.

Wakefield accusato di abuso su minori

Corruzione e conflitto di interessi alla base delle ricerche di Wakefield. Pur di ottenere il suo scopo l’ex-dottore non si fermò davanti a nulla.

La commissione che indagò sul caso Wakefield dimostrò che oltre a sottoporre bambini autistici a punture lombari, colonscopie e altri esami invasivi non necessari egli non si era nemmeno premurato di chiedere l’approvazione di tali pratiche da parte di ente di controllo istituzionale.

Tutto questo gli costò l’accusa di abuso su minori disagiati mentalmente.

Lo studio di Wakefield è quindi una fonte NON attendibile da portare a sostegno dell’ipotesi che i vaccini causino autismo.

Nel foglietto illustrativo dei vaccini c’è scritto che possono causare autismo

Ma se i vaccini non causano autismo perché sul loro foglietto illustrativo questa disfunzione appare tra i possibili effetti collaterali?

Sembra assurdo ma effettivamente sul bugiardino del trivalente c’è scritto che potrebbe causare autismo.

Bisogna specificare però come funziona la stesura di un foglietto illustrativo.

Continuando a leggere le varie informazioni si apprende che l’autismo non è uno degli effetti collaterali dimostrati e documentati da studi ma è uno di quelli segnalati spontaneamente dai fruitori del vaccino.

In genere le case farmaceutiche forniscono un numero di telefono da contattare per segnalare effetti collaterali non annoverati nel foglietto illustrativo. Se molte persone chiamano e dicono di aver riscontrato un determinato effetto collaterale allora per correttezza la casa farmaceutica in questione lo trascrive nel bugiardino.

Negli anni in cui l’autismo ha fatto la sua comparsa sul foglietto illustrativo il caso Wakefield era appena balzato agli onori della cronaca e aveva quindi indotto molti genitori a fare segnalazioni a riguardo di tale millantata conseguenza del trivalente.

Non ci sono studi scientifici che dimostrano che i vaccini e l’autismo siano correlati in qualche modo, neppure lontanamente. Anzi, gli studi che smentiscono tale correlazione sono numerosi e condotti in ogni parte del mondo su diverse migliaia di persone sottoposte a controllo. Mentre l’unico studio che ha “dimostrato” in maniera fraudolenta questa cosa è quello di Wakefield era condotto solo su 12 pazienti.

L’autismo è in aumento a causa dei vaccini?

Eppure l’incidenza di questo disturbo è in netto aumento. Come si spiega questa cosa?

Questo dato oggettivo è uno di quelli utilizzato dagli antivaccinisti per dimostrare le proprie tesi. In fin dei conti si tratta di un dato oggettivo.

A questo punto bisogna specificare due cose.

La prima cosa è che l’aumento dell’incidenza delle diagnosi di autismo si è verificato sia tra i vaccinati che tra i non vaccinati allo stesso modo, con la stessa percentuale. Se questo fenomeno fosse stato causato dai vaccini esso avrebbe dovuto verificarsi solo tra i vaccinati.

In aggiunta a ciò, negli ultimi anni le diagnosi di autismo si sono fatte più complesse. In passato l’autismo veniva diagnosticato solo nei casi più gravi, oggi invece l’attenzione su questo disturbo è aumentata ed esso viene diagnosticato anche nei casi meno gravi, con sintomi più lievi. Questo significa che ciò che viene considerato autismo adesso magari qualche anno fa non lo era. Questo spiegherebbe l’aumento della casistica.

Un altro dato correlato all’aumento dell’incidenza dell’autismo è l’aumento dell’età genitoriale. Questo, secondo molti studi, inciderebbe in maniera importante sul riscontro del disturbo in numerosi bambini. Purtroppo alla base dell’autismo c’è una predisposizione genetica e con o senza il vaccino questa disfunzione si sarebbe comunque manifestata nei soggetti predisposti.

Cosa dicono i genitori di bambini autistici e le associazioni sull’autismo

I casi di genitori di bambini autistici che hanno notato l’insorgere di tale disturbo poco tempo dopo l’aver fatto fare un vaccino ai propri figli sono spesso presi come esempio e portati come prova che l’autismo sia un effetto dei vaccini.

Molto spesso le madri o i padri che notato sintomi di autismo nei propri figli vanno a cercare le cause di essi. La diffusa corrente che vede vaccini e autismo correlati fornisce loro un valido bersaglio verso cui puntare il dito.

Occorre però fare differenza tra prove e opinioni personali. Quando un genitore nota sintomi di autismo nel proprio figlio pensa a quello che ha potuto scatenare tale disturbo. Spesso, non trovando nulla, ci si accanisce contro i vaccini appunto. Però credere che un vaccino abbia causato autismo è diverso dal dimostrare un tale fatto.

Il rapporto di causa-effetto tra vaccini e autismo non è mai stato dimostrato. La vera causa dell’autismo è spesso genetica e con o senza vaccino un bambino lo svilupperebbe comunque.

I vaccini causano epilessia?

Di crisi epilettiche causate da vaccini se ne è spesso sentito parlare. Molti soggetti hanno avuto la loro prima crisi proprio in seguito a un vaccino.

Sebbene l’insorgere di una crisi epilettica possa essere causato dalla somministrazione di un vaccino non è così per l’epilessia. Soltanto se il soggetto è già epilettico, anche se ancora senza sintomi, può scatenarsi in lui una crisi.

Evitare i vaccini non eviterebbe in alcun modo l’insorgere della malattia. Molti sono stati gli studi condotti a riguardo dell’epilessia e, come per l’autismo, la sua incidenza percentuale è la stessa tra i vaccinati e i non vaccinati.

I vaccini contengono metalli pesanti

Un’altra delle accuse che vengono spesso rivolte alla pratica della vaccinazione è che i vaccini contengono metalli pesanti dannosi all’organismo umano.

Composizione dei vaccini

Secondo molti i vaccini fanno male perché contengono metalli pesanti o comunque sostanze dannose per il corpo umano.

Il quesito è quindi: i vaccini contengono metalli pesanti?

Per rispondere a questa domanda analizziamo i principali capi d’accusa e vediamo quali sostanze sono contenute nei vaccini.

Ecco quindi la composizione dei vaccini, essi sono composti da:

  • Un microorganismo, utile a “istruire” il sistema immunitario. Di solito si parla di un virus attenuato o indebolito ancora attivo oppure reso inattivo, ossia morto;
  • Liquido di sospensione, sostanza che costituisce la base portante del vaccino come la soluzione fisiologica sterile oppure una sostanza organica inerte;
  • Un adiuvante che stimola il sistema immunitario e nerende la risposta al vaccino più efficiente e duratura (es. i sali di aloluminio);
  • Stabilizzanti come albumina e gelatina che consentono al vaccino di mantenere le sue proprietà nel tempo;
  • Antibiotici in dosi molto basse che prevengono la crescita batterica.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha specificato più volte che tutte le sostanze qui elencate sono presenti in quantità minima e non rappresentano un rischio per la salute.

Mercurio e Thimerosal

Uno dei conservanti più efficaci è il Thimerosal che contiene mercurio. Questa sostanza è stata additata spesso dai no vax come principale causa dei danni da vaccino.

Cominciamo con il dire che il mercurio presente nel Thimerosal viene metabolizzato dall’organismo in etilmercurio, tossico solo se se ne assumono ingenti quantità e non in metilmercurio, sostanza altamente tossica. Per intenderci è la stessa differenza che c’è tra in metanolo, solvente industriale, e l’etanolo (l’alcol etilico), contenuto nel vino. Il primo è nocivo sempre, il secondo solo se ingerito in grandi quantità.

La tossicità dell’etilmercurio è attenuata anche dal fatto che non si tratta di una sostanza che assumiamo tutti i giorni, ma esso viene somministrato solo poche volte nella vita e in piccolissime quantità tramite il vaccino. Si assorbe più mercurio dall’acqua potabile, dal tonno, dal cibo e persino dall’aria.

Precisiamo che Il Thimerosal veniva usato come conservante quando ancora i vaccini non erano monodose. Esso serviva a mantenere il vaccino nelle condizioni migliori per poter avere un’efficacia al 100% delle sue possibilità. Oggi non è più così e il Thimerosal non viene più utilizzato.

Il mercurio è e rimane una delle sostanze più facilmente individuabili durante le analisi di laboratorio e se fosse presente sarebbe subito individuata. Sarebbe assurdo, se proprio vogliamo citare la teoria del complotto, che le case farmaceutiche immettessero nei propri vaccini una sostanza così facilmente individuabile.

Sali di alluminio

Anche l’alluminio, come il mercurio, è tossico solo se preso in dosi elevate. Consideriamo che nel primo anno di vita i bambini italiani assumono circa 5 mg di alluminio. Di questi la maggior parte viene espulsa dall’organismo mentre circa un milionesimo di grammo (0,000001 g) resterebbe in circolo e potrebbe anche raggiungere il cervello.

Si parla di un milionesimo di grammo, ovvero una quantità millesimale. L’alluminio è una delle sostanze maggiormente presenti in natura. Anche se fosse eliminato dai vaccini, essendo esso presente ampiamente intorno a noi, continueremo ad assorbirlo in quantità ben maggiori rispetto a quel milionesimo di grammo. Addirittura l’alluminio è presente anche nel latte materno.

L’alluminio viene utilizzato nei vaccini da più di 70 anni e dato i miliardi di persone cui sono stati somministrati se ci fossero stati effetti collaterali importanti la comunità scientifica se ne sarebbe accorta e avrebbe preso senz’altro qualche provvedimento.

Formaldeide

Il alcuni vaccini la formaldeide è utilizzata perché elimina il potere patogeno del virus. La quantità non è mai superiore a 0.1 mg a dose.

La formaldeide è tossica?

Si, la formaldeide è tossica ma solo in grandi quantità.

L’organismo umano contiene naturalmente una piccola quantità di formaldeide. Un bambino di 5 kg, per esempio, ne ha in circolo, sospesa nel sangue, una quantità di circa 1,06 mg. Quantità ben maggiore di quella contenuta nei vaccini (0,1 mg).

La formaldeide è anche contenuta in molti cibi e sostanze che riteniamo sicuri e ingeriamo ogni giorno quali mele, carote, angurie, cetrioli etc.

Contenuto di formaldeide nei cibi.

Nanoparticelle metalliche

Che significa nanoparticella?

Una nano particella è una particella il cui ordine di grandezza è 10 elevato a -9. Ad esempio un nanometro è un miliardesimo di metro mentre un nanogrammo è un miliardesimo di grammo.

L’Agenzia Francese per la Sicurezza dei Medicinali e dei Prodotti Sanitari (ANSM) ha svolto delle indagini a riguardo della quantità di nanoparticelle metalliche presenti all’interno dei vaccini e del pericolo derivante da esse.

L’ANSM ha scoperto che le nanoparticelle metalliche presenti all’interno dei vaccini si trovano con la stessa concentrazione anche in altri prodotti, quali la soluzione fisiologica, ritenuti sicuri. Un bicchiere d’acqua contiene più nanoparticelle metalliche di un intero lotto di vaccini.

Per evitare di ingerire o comunque far entrare nel proprio corpo nanoparticelle metalliche bisognerebbe smettere di mangiare, bere e respirare visto che esse sono dappertutto intorno a noi.

Troppi vaccini tutti insieme fanno male?

Quadrivalente ed esavalente ma quanti vaccini e quanti virus ci iniettano? Non sono troppi i 10 vaccini obbligatori?

Chiariamo subito che quando si parla di 10 vaccini obbligatori non si parla di 10 punture a cui bisogna essere sottoposti ma di 2 punture che hanno la capacità di proteggerci da 10 malattie diverse.

Il vaccino esavalente protegge da:

  • difterite;
  • tetano;
  • epatite B;
  • poliomielite;
  • pertosse;
  • haemophilus influenzae di tipo B.

Il vaccino quadrivalente protegge da:

  • morbillo;
  • parotite;
  • rosolia;
  • varicella.

Fatta chiarezza su questo punto possiamo passare oltre e parlare dell’effetto di tutti questi vaccini sul sistema immunitario dei bambini.

Secondo l’immunologia il sistema immunitario di ogni bambino avrebbe la capacità di rispondere in maniera ottimale a più di 10.000 vaccini somministrati contemporaneamente. Quindi 10 vaccini non causano alcuna difficoltà al sistema immunitario di un bambino.

I vaccini sovraccaricano il sistema immunitario?

Un’altra perplessità che molti hanno a riguardo dei vaccini è che essi possano sovraccaricare il sistema immunitario. L’inserimento forzato all’interno del corpo umano di numerosi patogeni potrebbe causare una stimolazione eccessiva del sistema immunitario.

Un dubbio legittimo che però viene subito chiarito dalla descrizione delle meccaniche delle difese immunitarie.

A scatenare una risposta da parte del sistema immunitario sono gli antigeni, ovvero sostanze che vengono riconosciute come estranee dall’organismo. Questi antigeni sono contenuti nei batteri, nei virus, negli alimenti e persino nelle bevande.

Consideriamo un esempio banale: il caso di un taglio a un dito.

Non appena la ferita viene aperta, da una lama o da un oggetto appuntito, il nostro corpo viene a contatto con milioni di antigeni un po’ contenuti nel materiale che ha causato il taglio, un po’ nell’aria e un po’ presenti sulla pelle stessa. Nonostante tutti questi antigeni il sistema immunitario non viene sovraccaricato.

Anche un semplice bacio espone il corpo a numerosi antigeni.

Ma quanti antigeni contengono i vaccini?

I vaccini contengono circa 200 antigeni purificati e attentamente selezionati.

Per fare un paragone basti pensare che a ogni respiro entrano nell’organismo più antigeni di quelli contenuti nell’intero calendario vaccinale.

Vaccinarsi è sicuro? Quali rischi comporta?

Quindi i vaccini sono sicuri? Oppure i vaccini fanno male? Quali rischi comporta la vaccinazione?

I vaccini sono medicinali e come tali presentano effetti collaterali confermati. Esistono diverse tipologie di persone considerate a rischio poiché in loro i vaccini provocherebbero reazioni avverse. Bambini con patologie particolari, persone che seguono determinate terapie etc.

Casi di persone risarcite a causa dei danni provocati dai vaccini ce ne sono state e se ne è sentito molto parlare. Danni anche gravi e irreversibili.

L’incidenza di tali reazioni è molto bassa, si parla di pochi casi su diversi milioni. Se non ci si vaccinasse si correrebbero molti più rischi a causa delle malattie da cui essi ci proteggono.

I vaccini sono i farmaci più controllati in assoluto e prima di essere immessi sul mercato devono superare diversi test. A oggi i vaccini sono tra i farmaci più sicuri.

Video di NEURODROME che illustra i rischi e i benefici dei vaccini:

Io penso che sia più di un semplice video, ritengo sia un vero e proprio documentario visto i dati e le informazioni che lo youtuber elenca nonché la cura con in quale è stato realizzato. Ho ritenuto la schematizzazione e l’analisi dei vari punti ottimale ad una spiegazione esaustiva dell’argomento tanto che l’ho ripresa quasi in toto nell’articolo.